Oggi ti propongo una piccola guida dedicata alla lingua francese. Personalmente, il francese è la lingua che preferisco, adoro i suoi suoni, la musicalità delle parole. E poi, lo sanno tutti che è la lingua dell’amore (e della cucina).
Ecco 10 fatti curiosi sul francese che dovresti conoscerti prima di cimentarti nello studio.
- Dov’è parlato?
È a lingua ufficiale parlata in Francia. Tuttavia il francese si parla anche a Monaco, in Lussemburgo, in alcune zone del Belgio e della Svizzera, nella provincia canadese del Quebec. Non solo, si parla francese anche in Africa settentrionale e centrale, Vietnam, Cambogia, Madagascar e nella Francia d’oltremare. Capita anche di sentir parlare francese anche in alcune comunità di origine francese negli USA, come Maine e Louisiana. - Che cosa sai in francese?
Ci sono molte parole provenienti dal francese che usi abitualmente, per cui, di fatto, conosci parole di ciò che pensi. Hai avuto un déjà vu recentemente? O magari un calice di vino ti sembrava avere un certo je ne sais quoi? In un restaurant o un café, spesso e volentieri trovi pâté o omelette nel menu, così come soufflé o mousse al cioccolato come dessert. Ti senti avvampare? Sorseggia un po’ di champagne. Eh, c’est la vie, no? - È difficile impararlo?
La grammatica francese è simile a quella italiana e spagnola. Se deciderai di studiare questa meravigliosa lingua, dovrai imparare i generi dei nomi, la coniugazione dei verbi e la pronuncia nasale di alcuni fonemi. Alcune vocali hanno accenti che ne cambiano il suono e alcuni verbi comuni sono irregolari. Per esempio: être – essere; avoir – avere; aller – andare; venir – venire.
Gli avverbi che in italiano finiscono in -mente, di solito finiscono in -ement in francese. Per esempio: rapidement – rapidamente; exactement – esattamente; correctement – correttamente. - I suoni e gli scioglilingua più difficili.
I francesi potrebbero dirti che la parola più lingua è anticonstitutionnellement. Un lungo avverbio che significa “in un modo veramente anticostituzionale”. Contiene ben 25 lettere, ma è raramente utilizzato.
Tenta la sorte con alcuni degli scioglilingua più difficili!Pratica i suoni “s” e “ch”:
– Les chaussettes de l’archiduchesse sont-elles sèches, archi-sèches?
– Un chasseur sachant chasser sait chasser sans son chien de chasse.
– Si six scies scient six cyprès, six cents scies scient six cent cyprès.
- Conosci qualche barzelletta?
Parodie, umorismo e giochi di parole sono molto popolari in Francia e spesso i quotidiani pubblicano vignette comiche o di satira.
Ecco un paio di barzellette francesi:
– Au restaurant, le garçon demande au client :
« Comment avez-vous trouvé le bifteck ? »
« Tout à fait par hasard, en soulevant une frite ! »-Al ristorante, il cameriere chiede al cliente:
“Come ha ‘trovato’ la bistecca?”
“Per caso, quando ho preso una patatina fritta!”-Deux asticots se retrouvent dans une pomme :
« Tiens ! Je ne savais pas que vous habitiez dans le quartier ! »-Due larve si incontrano in una mela:
“Ciao! Non sapevo che vivesse nella stessa area/fetta” (si gioca sul duplice significato di quartier = area e fetta). - Imparare il francese facilita l’apprendimento di altre lingue?
Il francese è una lingua romanza, di origine latina. Queste lingue condividono una struttura grammaticale simile e spesso i vocaboli si assomigliano. Se studierai il francese, sarai avvantaggiato nell’apprendimento di lingue come lo spagnolo, il portoghese, l’italiano o il catalano. - Cosa non dire e non fare.
Ti sarà già capitato di trovarti in situazioni imbarazzanti o divertenti circa le lingue straniere. Se vuoi ringraziare qualcuno, puoi dire merci beaucoup. Attenzione però! Devi pronunciare “ou” come “u” altrimenti finirai col fare i complimenti a qualcuno per il suo fondoschiena… Attenzione anche ai falsi amici, per questo vi rimando a questo elenco. - Citazioni famose per far colpo sui locali.
Je pense donc je suis – René Descartes (1596-1650). Il famoso filosofo e matematico che metteva in dubbio la verità su tutto, arrivando così alla sua celebre conclusione.
Rien ne sert de courir, il faut partir à point – Jean de La Fontaine (1621-1695). Famoso per le sue fiabe, spesso e volentieri si ricorre alle morali di La Fontaine nelle conversazioni quotidiane. - Prime testimonianze scritte.
Les Serments de Strasbourg, scritti nel 842. Si tratta di un patto siglato tra Carlo II il Calvo e Ludovico II il Germanico per giurarsi fedeltà reciproca, e per promettere che nessuno di loro avrebbe stretto patti di alleanza con Lotario I. Il francese moderno si è affermato attorno al 17 secolo con scrittori come Malherbe, Descartes, Corneille, Pascal, Racine e Molière. L’Académie française, che stabilisce le basi della lingua, è stata fondata nel 1635 dal Cardinale Richelieu. - Come essere gentili.
Come per le altre lingue romanze, ci sono diversi modi per dire rivolgersi alle persone. Tu si usa con persone che si conoscono, amici. Vous si usa in tutti gli altri casi. Solitamente quando ci si saluta, si porge la mano. In situazioni informali, le donne che incontrano uomini o altre donne si scambiano baci sulle guance (anche se in realtà ci si sfiora solo la guancia). Il numero di baci varia da regione a regione e può arrivare fino a quattro!
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